Il primo agosto ha fatto il suo debutto al binario 1 della Stazione di Roma Ostiense. È la nuova livrea del Leonardo Express, il convoglio che in 30 minuti collega la Stazione Termini all’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino. Il nuovo aspetto di questo treno mostra il sostegno di FS per la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

Visivamente per il Gruppo FS e per Trenitalia testimonia un modo per contribuire attivamente all’iniziativa portata avanti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).

“Il Leonardo Express è un treno che, più di ogni altro, rappresenta l’inizio di un viaggio. Non solo verso una destinazione, ma dentro l’essenza e la bellezza del nostro Paese – ha affermato Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS – La veste grafica rinnovata che vediamo oggi si ispira a una delle più grandi ricchezze del nostro patrimonio: la cultura del cibo. Un patrimonio che non è fatto solo di sapori e prodotti, ma di saperi, tradizioni millenarie e persone che tramandano storie e valori da generazioni. Ferrovie dello Stato Italiane è orgogliosa di essere al fianco del Ministero in questa importante sfida e il treno, con la sua capacità di connettere i territori, non va più visto come un semplice mezzo di trasporto, ma diventa un ambasciatore del gusto italiano e della nostra identità”.

Alla presentazione del nuovo aspetto scelto per il Leonardo Express hanno partecipato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e, appunto, Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS.

Nella grafica che ricopre i vagoni compaiono evidenti riferimenti stilizzati alla pasta, al pomodoro, ai pomodorini Pachino, agli agrumi, al Parmigiano, ai funghi, alle ciliegie, al barattolo di Nutella (riconoscibile anche senza marchio) insieme al Colosseo, al ritratto di Leonardo Da Vinci o a quello di Dante, ai monumenti che caratterizzano città come Venezia, Milano, Torino, Pisa e altre. Tutto disegnato sopra uno sfondo blu-azzurro.
Un bel manifesto che ribadisce a tanti viaggiatori e turisti la complessità, l’ampiezza del patrimonio italiano fondato sul gusto, dal cibo all’arte.

“Lavoriamo per la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità UNESCO e per il suo riconoscimento culturale, perché la nostra cucina rappresenta un’espressione autentica delle nostre arti, della qualità, della ricerca e delle contaminazioni che, da millenni, arricchiscono il nostro territorio – ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida – È proprio grazie a questo patrimonio condiviso che l’Italia ha saputo trasformare influenze da tutto il mondo in un’identità unica, dando vita a quel Made in Italy riconosciuto ovunque come simbolo di bellezza, bontà e valore. In quest’ottica, la promozione con Ferrovie dello Stato ci permetterà di raccontare l’Italia attraverso un linguaggio che accomuna tutti: il cibo. Un valore che non è solo culturale, ma anche economico: si riflette sulle filiere produttive, sulle imprese, sul turismo, sulla ristorazione e sull’industria, generando ricchezza e opportunità”.

Verso dicembre 2025 si conoscerà il responso dell’Unesco sull’accoglimento della candidatura italiana.

Di Giuseppe Grifeo

Giornalista professionista, nato e maturato terrone, avi terroni, vivente e scrivente... Passione per l'astronomia, l'egittologia, la storia, quella antica e medievale in particolare, le leggende, l'enogastronomia e la mia Sicilia. Nato per curiosare, indagare, ficcare il naso, ma con discrezione, elegantemente

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