Prima delle otto del mattino l’inizio a cascata di una serie d’eventi che alle 8,18 sono culminate in una grande esplosione durante una fase di ricarica di serbatoi Gpl in una stazione di rifornimento su via dei Gordiani 32, a Centocelle, fra la via Casilina e via Prenestina. Diverse esplosioni per la verità, in più fasi, quindi non solo quella principale avvertita in un’area gigantesca, in quartieri molto lontani, da Roma Nord fino all’Eur. Le conseguenze nelle vicinanze alla deflagrazione sono state inimmaginabili, con danni ai condomini, negozi, attività varie e alle scuole circostanti.
Come era logico aspettarsi la Procura di Roma ha aperto un’indagine per lesioni colpose: anche se è da comprendere la correlazione fra i fatti, prima dell’emergenza per la fuga di gas nell’area di rifornimento, era giunta la segnalazione di un camion che aveva urtato una conduttura.



Comunque, dopo l’esplosione maggiore, le fiamme che l’hanno causata sono passate dal distributore di carburante al vicino deposito di materiali ferrosi e al parcheggio del 118 San Paolo della Croce.
“Si è trattato di un’esplosione conseguente a un ‘blif da gpl‘, uno scoppio equiparabile all’esplosione di una bomba – ha spiegato Ennio Aquilino, direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio – Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione”.
Quindi, qualcosa non ha funzionato nella normale ricarica dei grandi serbatoi Gpl, un problema a una delle valvole. Il blif da Gpl è un malfunzionamento dell’impianto del gas che ne ha causato la fuga dalle tubazioni. Vedremo a cosa porteranno le indagini e la trasmissione dei dati in Procura per definire al meglio i fatti.
L’arrivo dei vigili del fuoco è stato tempestivo, ma l’esplosione successiva ha coinvolto pure loro. Nessuno dei feriti è in condizioni critiche esclusi due casi. Un uomo è stato soccorso dal Maresciallo Capo dei Carabinieri Gregorio Assanti che lo ha preso dalla sua auto in fiamme, ora è ricoverato in codice rosso. Diversi riportano ustioni al corpo. Altri 50 feriti sono prevalentemente in codice giallo: fra questi 16 cittadini, 9 agenti, 1 carabiniere e 1 vigile del fuoco.
Tutta l’area vede palazzi con vetri e infissi infranti, gente che viene allontanata. Alcuni sono rimasti feriti per la caduta di mobili, di porte o finestre, mobilio. E poi inferriate divelte, detriti lanciati per un ampio raggio, lamiere spezzate e proiettate lontano dal luogo dell’esplosione. In tutto, dalle aree circostanti sono state subito portate via oltre 50 persone. La Protezione civile d’intesa con la Prefettura sta individuando soluzioni temporanee per chi non potrà rientrare a casa.
“Purtroppo è stato un incendio grave che pare sia disceso da un incidente nella fase di scarico del gpl – ha descritto Roberto Massucci, questore di Roma – Gli operatori di polizia che stavano effettuando l’intervento, come anche altri soccorritori, sono ora stati investiti da quest’esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali. Non mi risultano situazioni di pericolo di vita. Ci sono delle ustioni un po’ per tutti, mi risultano anche 16 civili, tra cui il gestore del distributore”.
“Le operazioni sono risultate molto difficoltose – ha detto il maggiore comandante Andrea Quattrocchi della Compagnia Carabinieri di Roma Casilina – perché a fianco al distributore c’era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni”.
È stato immediatamente evacuato anche un vicino centro estivo dove erano già presenti alcuni bambini, azione che ha permesso di evitare un peggioramento del bilancio sui feriti. Fortuna ha voluto che le grandi esplosioni non siano avvenute più tardi, quando il campo sarebbe stato popolato di bimbi, giovani, genitori e personale al lavoro: l’inferriata del centro è stata abbattuta dall’esplosione cadendo sulla zona dei lettini attorno alla piscina. Se fosse stata popolata di gente, le conseguenze sono immaginabili.
“Ai primi sentori di fumo intorno alle 7.30 abbiamo fatto evacuare i bambini, erano presenti in 8 – ha raccontato Fabio Balzani, presidente della polisportiva Villa De Sanctis – Sono arrivati i genitori, i ragazzi stanno tutti bene. Se fosse successo un’ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili e 120 prenotati in piscina. Il centro sportivo è danneggiato, sembra un campo di battaglia”.
Su ordine delle Forze dell’ordine l’Atac, azienda che a Roma gestisce il trasporto pubblico, ha chiuso la vicina fermata Teano della Metropolitana linea C.
“Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi – ha scritto Papa Leone XIV in un suo post su X, l’ex Twitter – Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente”.

I vigili del fuoco immediatamente operativi per lo sgombero dell’area e per le evacuazioni già prima del grande scoppio, hanno controllato immediatamente anche le scuole di zona. Come riportato anche dal Corriere della Sera, l‘Istituto comprensivo Simonetta Salacone, deserto al momento dell’esplosione , ha subito molti danni strutturali. Il Romolo Balzani è inagibile e ha riportato i danni maggiori, adesso non è agibile. Al plesso di Via Ferraroni minori danni, ma è sospesa ogni attività. Danni meno gravi all’Istituto Trilussa. Per quanto riguarda l’Istituto comprensivo di via dei Sesami si è verificato il crollo di un cornicione. Nessun ferito, alcuni vetri distrutti e una porta divelta al liceo Kant, dove si stavano svolgendo corsi di recupero. L’istituto è stato immediatamente evacuato. Al paritario Cavanis erano in corso gli esami di Stato: le prove sono state sospese per valutare le condizioni dell’edificio e riprenderanno venerdì al liceo Amaldi.