Quanti soldi finiscono ai partiti/movimenti grazie al 2×1000 che abbiamo indicato nelle nostre dichiarazioni dei redditi 2023?

Ecco un’anticipazione del denaro che va a finire ai partiti/movimenti grazie al 2×1000. Dati pubblicati anche da Corriere della Sera sulle dichiarazioni 2023 sui redditi 2022.
(immagine di copertina da fxquadro su Freepik)

Il contribuente può destinare una quota pari al due per mille della propria imposta sul reddito a favore di uno dei partiti politici iscritti nella seconda sezione del registro di cui all’articolo 4 del decreto legge 28 dicembre 2013, n.149,

e il cui elenco è trasmesso all’Agenzia delle Entrate dalla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”. Per esprimere la scelta a favore di uno dei partiti politici destinatari della quota del due per mille dell’Irpef, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro della scheda, indicando nell’apposita casella il codice del partito prescelto. La scelta deve essere fatta esclusivamente per uno solo dei partiti politici beneficiari.

L’elenco con i codici relativi ai partiti è riportato nella tabella “Partiti politici ammessi al beneficio della destinazione volontaria del due per mille dell’Irpef” nell’ultima pagina delle istruzioni del Modello Redditi persone fisiche – fascicolo 1 e  nell’Appendice delle istruzioni del Modello 730, (dopo l’elenco dei codici catastali comunali).

Testo dall’Agenzia delle Entrate

La tendenza di questa donazione del 2X1000 ai partiti è in palese ribasso rispetto agli scorsi anni.

– Sommando le cifre dei partiti (nove) che non arrivano al milione, si arriva a 4.449.000 euro.
– Il totale raccolto dalle formazioni politiche (tre) che vanno oltre il milione, è pari a 10,7 milioni di euro.

Negli ultimi dati (non definitivi) delle dichiarazioni dei redditi 2023 si vede che il Partito Democratico è il primo-maggiore “incassatore”. Subito dopo Fratelli d’Italia.
Il Movimento Cinque Stelle incassa per la prima volta dal 2X1000.
La formazione di Renzi (Italia Viva), sostenuta da circa 43.000 contribuenti, supera quella di Calenda (Azione) di quasi il 20%, indicata in dichiarazione dei redditi da circa 26.000 cittadini italiani: il calo di Azione è pronunciato, dal terzo posto del precedente anno, all’ottavo di oggi.

La Lega di Salvini è al quinto posto ricevendo risorse da 65.000 donatori, mentre la Lega Nord per l’indipendenza della Padania si trova al dodicesimo posto in classifica grazie alle donazioni di circa 22.000 affezionati. Livello, quest’ultimo, che sta appena sotto Forza Italia scivolata all’11° scalino della lista, sostenuta da 22.000 elettori-contribuenti.

La lista:

– PD: 5,7 milioni di euro

– Fratelli d’Italia: 3.3 milioni di euro

– M5S: 1,4 milioni di euro

– Italia Viva: €707.000 euro

– Lega Salvini: 670.000 euro

– Sinistra Italiana: 582.000 euro

– Europa Verde: 563.000 euro

– Azione: 550.000 euro

– PiùEuropa: 442.000 euro

– ArticoloUno: 390.000 euro

– Forza Italia: 291.000 euro

– LegaNord per l’Indipendenza della Padania: 254.000 euro.

Sul totale dei contribuenti, solo il 3% circa indica spontaneamente di voler donare il 2X1000 a un partito. Per le dichiarazioni 2022 (redditi 2021) decisero in questo senso 1.431.384 contribuenti, il 3,48% sul totale di 41.180.529 (dati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Tabella partiti politici ammessi al beneficio della destinazione volontaria del 2 per mille dell’Irpef