È accaduto la scorsa notte a Cercola, in via Leonardo da Vinci, comune in provincia di Napoli, alle porte del Parco Nazionale del Vesuvio. Un incendio scoppiato in un appartamento avrebbe potuto uccidere una donna di 88 anni paralizzata a letto. Per fortuna è intervenuto un carabiniere arrivato lì con un collega. Il militare si è cosparso d’acqua, è entrato nell’abitazione tuffandosi tra le fiamme, ha sollevato l’anziana dal letto e l’ha portata fuori tenendola in braccio (fonte foto: Carabinieri).

Due carabinieri di pattuglia, allertati dalle chiamate di soccorso, sono arrivati mentre il rogo si stava sviluppando. Una donna di 37 anni ha gridato al luogotenente e al vicebrigadiere, “Mio figlio e io stiamo bene, ma all’interno c’è ancora una donna! Salvatela!”.

Il riferimento della signora era a un’ospite sua e di suo fratello, un’anziana di 88 anni, ferma a letto perché incapace di muoversi.

Lo scenario che era davanti ai carabinieri avrebbe scoraggiato tutti, le fiamme avevano invaso l’ingresso dell’appartamento.

Ma uno dei militari, il vicebrigadiere, pur provando naturale e umana paura, ha subito deciso di agire. Si è tolto il berretto, ha inzuppato d’acqua la divisa e la testa, poi si è infilato fra le fiamme che sbarravano il percorso per l’interno dell’appartamento. Il carabiniere ha avuto la prontezza di infilarsi nelle stanze invase da fuoco e fumo fino a trovare l’anziana bloccata a letto. L’88enne era terrorizzata, gli occhi sbarrati, in stato di shock.

Impossibile perdere anche un solo secondo. Il militare ha sollevato la donna, l’ha presa in braccio ed è corso fuori da quella casa in fiamme salvandola.

Nel frattempo sono arrivati anche i vigili del fuoco che poi hanno domato l’incendio.

L’anziana e i due titolari dell’appartamento sono stati portati al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per i primi accertamenti e le cure del caso.

Anche il vice brigadiere ha avuto bisogno di cure: aver respirato il fumo sviluppato dall’incendio gli stava dando problemi nella respirazione, così è stato portato alla clinica Villa Betania.

Cosa avrebbe provocato l’incendio? Il rogo avrebbe avuto innesco da un corto circuito in un elettrodomestico dell’appartamento.

Di Giuseppe Grifeo

Giornalista professionista, nato e maturato terrone, avi terroni, vivente e scrivente... Passione per l'astronomia, l'egittologia, la storia, quella antica e medievale in particolare, le leggende, l'enogastronomia e la mia Sicilia. Nato per curiosare, indagare, ficcare il naso, ma con discrezione, elegantemente

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