A via Simone De Saint bon, 69-71, in quella parte di Roma che da Piazzale Clodio è vicina a piazza Risorgimento e alle Mura Vaticane, c’è un luogo ricco di tentazioni, il Birretta Wine and Food. Entrare in questo luogo di delizie tra i quartieri Ottaviano-Prati, rappresenta l’inizio di un’esplorazione tra gusti molto diversi perché frutto di abbinamenti molto fantasiosi e vincenti tra ingredienti scelti e selezionati. Si potrebbe definirli burger gourmet, ma non bisogna pensare solo alla carne perché la proposta prevede la trasposizione di questi piatti in veste vegetariana. È Riccardo Giorni a realizzare questo concerto di gusto che sollecita il palato.

Dopo la prima esperienza al Birretta grazie all’invito del collega Francesco Acampora, ho avuto modo di tornare e di confermare l’impressione avuta in precedenza.

Riccardo Giorni racconta la sua avventura che, dalla prima veste del locale come solo birrificio, lo ha portato a ripensare la strategia inserendo una ricca offerta d’alta qualità nel food.
Oltre ai burger gourmet, propone antipasti speciali e altre leccornie basate su fritti croccanti e profumati, polpettine speciali e salsette del tutto originali per concludere poi il desinare con una bella offerta di dolci fatti in casa.
Regno degli ingredienti freschi e della preparazione in loco, soluzioni di gusto che si sposano con la carne da tagli selezionati dell’antica macelleria Feroci e con il pane del panificio Prelibato. L’area interna è stata ampliata da poco, una grande sala è stata aggiunta inglobando un preesistente locale commerciale.

Ci sono voluti dieci anni per ridisegnare, adattare questo spazio e poi le continue idee realizzate nella proposta culinaria. Nel 2012 era Beer Shop, poi la trasformazione del Birretta che iniziò nel 2013 con l’offerta degli hamburger, una selezione da carne di prima qualità (Macelleria Feroci appunto) combinata con una particolare gamma di ingredienti e di produzioni alimentari tipiche italiane. L’obiettivo era creare gustose eccitazioni del palato.

Il menu (link) disponibile dal proprio Smartphone grazie a un QR Code, ha ben 52 soluzioni burger, dalle più tradizionali a quelle dove la fantasia di Riccardo Giorni ha dato il massimo possibile sia per le dimensioni del piatto che per l’articolazione degli ingredienti che lo compongono.

“Mi piace sperimentare, quindi provo diverse soluzioni  sottolinea Riccardo Giorni – La mia curiosità mi fa andare avanti con alcuni abbinamenti partendo da un’idea centrale. Assaggio ogni passaggio e ogni prova fino ad arrivare alla soluzione finale che inserisco nel menu”.

Le proposte del menu sono suddivise in più capitoli:

  • Classic Burger con 3 proposte
  • Premium Burger con 14 possibilità di scelta
  • Specials Burger con 4 combinazioni
  • Estremi Burgher 2 soluzioni di gusto
  • Pollo Burger ne ha 3
  • Pork Hotdog con 2 proposte
  • Top Burger che vanta 24 combinazioni

Poi i 9 piatti che compongono il menu Carne con materie prime/ingredienti come alette di pollo, pastrami, pulled pork, bistecca di manzo, roast beef, costine di maiale, cotoletta di primavera, verdure grigliate.

Tutti i piatti burger possono diventare veggie-vegetariani. Per il pane chi è in cucina è pronto a usare le varianti senza glutine.

Le patatine fritte e gli anelli di cipolla in pastella e fritti (cipolle e patate tagliate a mano) sono assolutamente fantastici: il giusto grado di cottura, in perfetto equilibrio, esterno croccante, dorato come si deve, né pallido né scuro e l’interno tutto da assaporare. Manca – ne ho goduto – pure tutto quell’untume che disturba spesso nelle fritture.

Del pianeta La Friggitoria che apre il menu, popolato da 19 pietanze, non posso non citare le Pork Balls, quattro polpette di spalla di maiale fritte che abbiamo assaporato sia con cuore caldo al cheddar, carezzevoli e gustose, sia all’anduja, con una sua bella sferzata di gusto (chi conosce questo prodotto calabrese, è cosciente della sua forza e del suo aroma al peperoncino). Tutte e due i tipi ti si sciolgono in bocca liberando un concerto di sapori. Un bel gioco di equilibri al palato.

Tra le soluzioni proposte e provate:

– mi è rimasta fissa in mente l’esperienza di gusto regalatami dal burger Er Datterino con dentro una salsa a base di pomodorino datterino, una carezza per il palato, insieme a datterini interi sopra accompagnati da una maionese al basilico.

– Alla dolcezza della precedente proposta è seguito il burger Bufalino, una nuova soluzione di gusto che in quel momento non era ancora presente in menu: nessuna distrazione da parte di salse, sotto una panata ripassata nel burro, l’hamburger, poi provola di Agerola, bufala sempre di Agerola come tutti i latticini e formaggi usati nel locale e infine prosciutto crudo 18 mesi.

– È arrivata anche la proposta vegetariana, nata fin dall’inizio per essere così, a base di zucchine, il Green Burger. Dentro una doppia provola di Agerola panata, zucchine alla menta e hummus di ceci fatto nelle cucine del locale e pane ai cereali.
Quella presenza di menta lega tutto in maniera mirabile tracciando un filo conduttore dei sapori racchiusi in questo panino.

– Di nuovo a tutta carne con lo Spekkone Burger, un piatto principe del Birretta. Dentro un ricco tesoro fatto di cipolla stufata, hamburger di manzo per un peso di 200 grammi (nel panino formato classico), formaggio brie, spek IGP Sud Tirolo che arriva dal Maso dello Spek in Trentino, il tutto condito con miele al tartufo.
Ecco, Posso raccontare che quest’ultima è stata la migliore proposta di sapore: tanti ingredienti elegantemente e intimamente legati per porgere una risposta olfattiva e di gusto ai massimi livelli.

– Altro assaggio con una soluzione che Riccardo ha raccontato come una proposta tra Oriente e Medioriente, il Jackie Chan Burger.
Che ci ha messo dentro?
Una cotoletta di pollo panata grazie al riso soffiato alla paprika ricavato dagli snack croccanti rossi che vengono spesso offerti insieme a drink e ad aperitivi di una certa grinta.
Questo panino è farcito con una maionese alla teriaki bbq souce una marinata aromatica giapponese che in genere dona una nota dolce (ingredienti della teriaki: salsa di soia, cipolla, aglio, zenzero, zucchero, aceto, melassa, sale, amido di mais), poi verza rossa marinata all’aglio, cipollotto e semi di sesamo.

Birretta Wine and Food
Via Simone De Saint bon, 69 – 71 – 73, 00192 Roma
Zona: Roma Centro –  Ottaviano – Prati – Vaticano

Orari: 12,30 – 15,30 servizio al tavolo o asporto
18,30 – 24 per il servizio al tavolo o asporto
18,30 – 23 per la consegna a domicilio
e-mail: info@birrettaandwine.it
Telefono: 06 37527062
WhatsApp 3336890803

Di Giuseppe Grifeo

Giornalista professionista, nato e maturato terrone, avi terroni, vivente e scrivente... Passione per l'astronomia, l'egittologia, la storia, quella antica e medievale in particolare, le leggende, l'enogastronomia e la mia Sicilia. Nato per curiosare, indagare, ficcare il naso, ma con discrezione, elegantemente

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